lunedì 14 maggio 2012

“Invecchiamento attivo”, nient’affatto un ossimoro nel terzo millennio


Fino ad un passato non così lontano, l’espressione “invecchiamento attivo” sarebbe parsa
un ossimoro, ovvero un accostamento di termini antitetici: alla “vecchiaia” si associavano
ineluttabilmente inattività e declino, non certo la prospettiva di una vita attiva e, per certi aspetti,
potenzialmente più soddisfacente ed appagante della “giovinezza”.
Ecco invece che, per affermare il suo credo nelle migliori (e migliorabili) condizioni dei meno giovani, l’Unione Europea ha proclamato il 2012 “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”, dando vita a una serie di iniziative volte a favorire l'occupazione, la partecipazione alla vita sociale e la promozione di una vita indipendente degli over 50, fascia non trascurabile della popolazione europea ( il 32,5% di quella italiana nel 2010).