venerdì 13 aprile 2012

Vedo nuda...

Nel film “Vedo nudo”, forse i meno giovani lo ricorderanno, il grande Dino Risi si esalta nel descrivere luoghi comuni e paradossi sul sesso visto dagli italiani sul finire degli arzilli anni ’60. Un film da non sottovalutare per gli amanti della commedia all’italiana, che ha come protagonista l’indimenticato Nino Manfredi.

Per nostra deformazione, inevitabile chiederci: e la nuda proprietà? Ha mai varcato la soglia di un set cinematografico? Ci siamo avventurati nella ricerca, che si è rivelata più fruttuosa del previsto.

In “Nuda proprietà vendesi”, film per la TV di Enrico Oldoini del 1997, due attempati coniugi (un Lino Banfi in gran vena e l’ironica Annie Girardot) mettono in vendita la nuda proprietà del palazzo romano ereditato dalla famiglia di cui sono stati domestici, lasciando intendere di essere gravemente malati. Poiché in realtà sono sani come pesci, l’attesa della giovane coppia di nudi proprietari viene abbreviata da un’originale quanto improbabile soluzione: una convivenza a quattro che dà luogo a vicissitudini dolci-amare.

“Nue propriété”, del belga Joachim Lafoss, ha ottenuto ampi consensi alla Mostra del Cinema di Venezia del 2006. E’un ritratto impietoso e amaro sulla fragilità degli equilibri familiari: la decisione di una madre (la bravissima Isabelle Huppert) di vendere la casa scontenta i figli gemelli “bamboccioni” e fa esplodere scontri e tensioni repressi.

“Please give”, di Nicole Holofcener (presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2010), offre uno spaccato della vita americana borghese contemporanea, dove i valori dei vari personaggi emergono (anche) intorno alla figura di un’usufruttuaria novantunenne.

Cinefili, aiutateci ad arricchire la rassegna!

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Sul filo di lana, aggiungiamo anche un romanzo: "Nuda Proprietà" di Edith Brunck

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Anna Wolf riceve improvvisamente la disdetta di affitto: deve lasciare la casa cara e amata, dove vive da più di trent'anni. Lo sfratto per Anna, che è ebrea, assume un senso di perdita e di sradicamento profondo, antico. L'ossessione la spinge ad acquistare la nuda proprietà della casa di una vecchia signora tedesca radicata alle sue idee. Quando le due donne decidono di condividere la casa e Anna rivela la sua vera identità, Frau Kremer non sente, nonvuole sapere. Il vuoto della sua cecità svuota l'animo della protagonista. E' un romanzo ironico e pietoso, che va oltre la testimonianza autobiografica."

visita anche il nostro sito istituzionale www.casanuda.it per vendere o comprare la nuda proprietà!

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