Nuda proprietà: l’investimento
2.0
La compravendita della nuda
proprietà, patrimonio cash e immobiliare in un’unica soluzione
Secondo la legge di Darwin la sopravvivenza
di una specie è strettamente legata alla capacità di quest’ultima di adeguarsi
ai cambiamenti, mutando ed evolvendo. Allo stesso modo la società odierna si
trova di fronte alla necessità di cambiare stile di vita e abitudini di spesa e
risparmio in base alle mutate condizioni economiche derivate dall’assetto socio
politico e congiunturale del Paese. La giungla di cemento ha imposto nuove
leggi di sopravvivenza ai suoi abitanti che, come veri guerrieri, si trovano a
fronteggiare tutti i giorni problemi che richiedono soluzioni ben diverse da
quelle adottate in passato. Un esempio per tutti è la difficile situazione
economica che ha investito il Paese negli ultimi anni, obbligando gli italiani
al risparmio e ai tagli sulle spese, non solo quelle superflue. Il tasso di
disoccupazione è al 12,7% e quella giovanile è al 44% (dati Istat), rendendo la
pensione un miraggio per le generazioni future. Da un’analisi basata sui dati
Istat un terzo delle famiglie italiane ritiene l’investimento immobiliare la
principale forma di utilizzo del surplus finanziario, confermando il mattone
ancora uno dei beni rifugio in tempi di crisi. Investire in un immobile
consente di garantirsi una dimora e di ottenere dalla vendita dello stesso una
liquidità che si rivaluta negli anni. La nuda proprietà rappresenta in questi
mutati scenari economici un investimento sicuro e lungimirante, che differisce
nelle prospettive e nelle modalità da ogni altro tipo d’investimento,
qualificandosi a tutti gli effetti come l’investimento 2.0.
Dal risultato della terza indagine internazionale Global Investor Pulse
condotta dalla società di investimenti BlackRock su un campione di 27mila
decisori finanziari in 20 Paesi, di cui duemila residenti in Italia, è emerso
che nel nostro Paese si è poco inclini a rischiare e molto attenti al risparmio
soprattutto rivolgendo lo sguardo alla pensione.
Il timore sulla salute dell’economia interna dell’Italia rende il 68%
degli italiani non disposto a rischiare il proprio denaro per una rendita
maggiore, dato nettamente superiore rispetto al 59% della media europea.
Il profilo dell’italiano che investe è quello di una persona che segue
personalmente le operazioni finanziarie assumendosene la responsabilità, e attento
al proprio futuro finanziario.
Dal sondaggio emerge inoltre che gli italiani allocano i risparmi
lasciando in liquidità una grossa percentuale del capitale totale, circa il
43%, scelta vista come un atteggiamento prudente, una fonte di sicurezza e
disponibilità immediata e il resto pianificando investimenti per il 13% in
immobili e il 30% in azioni e obbligazioni.
Dall’analisi di dati ulteriori emerge come la pensione sia vista come
un miraggio per il 48%, un’ aspirazione per il 21% e una priorità per il 16%,
mentre il restante 15% la accantona in pensioni integrative. Inoltre gli
italiani investono per il 47% se comprendono lo strumento d’investimento e il
39% se quest’ultimo ha la capacità di crescere in ogni fase di mercato.
Dall’analisi globale dei dati emersi risulta evidente come la
compravendita della nuda proprietà risponda a tutti i requisiti che il singolo ritiene
essenziali per poter investire. La nuda proprietà difatti ha la capacità di
rivalutarsi in ogni fase del mercato, essendo legata non solo all’andamento del
settore immobiliare bensì anche all’età dell’usufruttuario. Inoltre è uno
strumento d’investimento trasparente e di comprensione immediata, esente da
calcoli complicati esclusivi degli addetti al settore. La compravendita della
nuda proprietà permette di garantire la liquidità immediata per uno stile di
vita più agiato al pensionato che decide di venderla senza rinunciare al
godimento del bene, continuando quindi a viverci e, allo stesso tempo, risulta
un investimento lungimirante per l’acquirente che può garantire un immobile a
se stesso, o ai propri eredi in futuro, oltre che la scelta di riottenere
liquidità dalla rivendita.
Elena Castelli
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